Il Designer
Innanzitutto dobbiamo dare a Cesare quel che è di Cesare. La mente dietro KeyForge è quella di nientemeno che Richard Garfield, l’uomo che ha creato giochi di carte incredibilmente famosi come Magic the Gathering e Android: Netrunner. Nel mondo dei giochi da tavolo, Garfield era anche il cervello dietro i giochi di successo King of Tokyo e Bunny Kingdom. Questi sono solo alcuni esempi di giochi da tavolo che collocano Garfield nel pantheon dei grandi progettisti di giochi da tavolo assieme a Vlaada Chvátil, Bruno Cathala e Antoine Bauza. Richard Garfield è, senza dubbio, uno dei più grandi progettisti di giochi da tavolo di tutti i tempi, e se trovate qualcuno che sostiene il contrario avete la nostra autorizzazione per offenderlo pesantemente (si scherza ovviamente). Anche se non sei un suo fan, non puoi ignorare ciò che è riuscito a realizzare.
La casualità
In secondo luogo, dobbiamo esaminare il sistema con cui KeyForge è stato pensato e realizzato. Cosa significa questo? Bene, diamo un’occhiata più da vicino ai mazzi, ed è qui che diventa davvero interessante.
Ad ogni mazzo di KeyForge viene assegnato un nome univoco e una combinazione unica di carte. Ciò non significa che ogni mazzo sia messo insieme dai giocatori dando luogo a combinazioni uniche, ma che ogni mazzo è legittimamente unico. Non puoi prendere mazzi e mescolarli o abbinarli con altri, cosi come non puoi togliere una carta che ti sta antipatica e sostituirla con un’altra. Il tuo mazzo cosi è e cosi resta.
Ciò significa che, in teoria, ci sono milioni di combinazioni di mazzi unici, ognuno dei quali si gioca in modo diverso.
I mazzi vengono pescati da un pool di 370 possibili carte. Ci sono sette fazioni chiave all’interno del gioco più le due nuove case dell’ultima espansione Mondi in Collisione, ognuna con 50 carte e l’algoritmo di costruzione del mazzo estrae 12 carte da ciascuna delle tre case scelte per il mazzo per comporlo.
Esiste un’app KeyForge chiamata KeyVault in cui i giocatori possono registrare i propri mazzi. Al momento della stesura di questo articolo sono stati registrati 1.752.611 di mazzi unici.
Le meccaniche di bilanciamento
Una delle problematiche sollevata da più persone riguardo KeyForge è sempre stata quella del bilanciamento. Se hai un mazzo e io ho un mazzo, ma il tuo è intrinsecamente migliore, allora sarebbe un problema per me. Renderebbe il gioco incredibilmente difficile e a favore di uno dei 2 giocatori.
Lo sbilanciamento a favore di alcuni mazzi c’è ed è effettivamente presente, tuttavia, dopo le decine di partite da me fatte utilizzando i 4 mazzi che possiedo (relativamente pochi lo so, ma preferisco averne pochi e saperli utilizzare bene), posso dire che per ogni mazzo che risulta essere forte, c’è sempre e comunque una sua nemesi, con la quale non riuscirà mai a vincere.
D’altro canto penso sia relativamente impossibile realizzare un gioco simile in cui ogni mazzo è perfettamente equilibrato a un altro.
Nei tornei per esempio sono state inserite delle regole con cui se un mazzo risulta troppo forte viene penalizzato con un handicap di partenza che prevede l’applicazione immediata di un determinato numero di vincoli.
L'economia di KeyForge
A differenza di tutti gli altri giochi di carte collezionabili, dove per poter ottenere il mazzo desiderato si era costretti ad acquistare ogni singola carta, con KeyForge sembrava dovesse essere sparita questa problematica.
Invece si è passati dall’acquisto di singole carte a quello di interi mazzi.
Ci sono addirittura siti web sui quali vengono venduti singoli mazzi già scartati, in modo da sapere cosa si sta acquistando.
Per non parlare di gente che compra 30-40-50 mazzi.
Si è creata un’economia completamente nuova.
KeyForge è un gioco come da titolo intrigante, che per molti diventa come una droga, difficile da allontanare e mettere in disparte.
Le meccaniche semplici e veloci, un costo basso per l’acquisto del proprio mazzo e un mondo in continua espansione fanno di KeyForge un must per tutti gli appassionati.